La tappa valdianese della carovana antimafia è promossa dagli studenti del Liceo classico “M.T. Cicerone” di Sala Consilina dalla Cooperativa Sociale Iskra e dall’Arci KSK. La Carovana antimafie, promossa da Arci, Libera e Avviso Pubblico, è ripartita il 1 marzo per il suo sedicesimo viaggio. 96 giorni e migliaia di chilometri per attraversare tutte le Regioni italiane e molti Paesi europei con un messaggio: sconfiggere le mafie è possibile. Quest’anno la Carovana antimafie, promossa da Arci, Libera e Avviso Pubblico, giunta ormai alla sua sedicesima edizione, torna ad essere internazionale. Per ben 96 giorni attraverserà molte regioni europee (12 giorni in Corsica, Francia e Svizzera e 21 giorni in Albania, Bosnia, Bulgaria, Serbia), oltre a tutte quelle italiane. La partenza è prevista per il 1 marzo a Roma da dove, dopo un percorso attraverso terre, culture e luoghi di aggregazione e lotta alle mafie, giungerà il 4 giugno a Corleone, e lì si chiuderà con un grande concerto di musica popolare. La memoria di ogni tappa verrà fissata attraverso il diario di bordo, i racconti, i video, le foto, le testimonianze radiofoniche. La Carovana nasce nel 1994 da un’idea dell’Arci Sicilia: dieci giorni di viaggio da Capaci a Licata, attraversando il territorio con un percorso a tappe che, a un anno e mezzo dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, si proponeva di portare solidarietà a coloro che in prima fila operavano per garantire legalità, giustizia e opportunità di crescita sociale nel proprio territorio, di sensibilizzare le persone per tenere alta la tensione antimafia, di promuovere impegno sociale e progetti concreti. Sin dal primo anno si è potuto cogliere come la Carovana fosse uno straordinario strumento per sollecitare la partecipazione, animare il territorio e porre l’accento su questioni strettamente legate al tema della democrazia, della legalità, della lotta alle mafie. Dal 1996 la Carovana, promossa anche da Libera e Avviso Pubblico, ha assunto un carattere nazionale e internazionale. Momenti salienti della Carovana saranno i passaggi del testimone da tappa a tappa, rappresentati fisicamente dall’arrivo e dalla partenza dei due furgoni con a bordo i carovanieri, ovvero i ‘narratori’ designati del lavoro di antimafia sociale, coloro che quotidianamente – attraverso gli incontri con i parenti delle vittime di mafia, partecipando ai campi della legalità sui beni confiscati, elaborando modalità e strumenti nuovi di lotta alla criminalità organizzata – si spendono sui propri territori. Significativa sarà, per esempio, oltre alle iniziative su più di trenta beni confiscati, la partenza dei furgoni il 2 maggio dal porto di Bari, dove, salutati da un concerto, si imbarcheranno verso le coste dell’Albania, sulle tracce della storia di Hiso Telaray, bracciante albanese assassinato in Puglia; oppure il passaggio dei furgoni da Potenza il 19 marzo dove incroceranno e parteciperanno alla Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie promossa da Libera e Avviso Pubblico; o ancora l’arrivo a Casa Cervi, a Gattatico, il 25 aprile durante le celebrazioni della Resistenza; o infine la partenza dei carovanieri dall’Abruzzo verso il Piemonte, trasportando fino a lì un detrito della Casa dello Studente dell’Aquila per rappresentare simbolicamente due tragedie, quella de L’Aquila e quella del Liceo Scientifico Darwin di Rivoli, entrambi frutto dell’incuria e della speculazione a danno delle vite umane, per mettere in evidenza come la solidarietà e la denuncia sociale sia l’unico collante in grado davvero di unire l’Italia. Insomma la Carovana anche quest’anno – in un momento in cui forse se ne avverte più che in altri il bisogno – rappresenterà l’occasione per sperimentare nuove forme di partecipazione, dare linfa alla democrazia, contribuire a riformare la politica, sensibilizzando sulla necessità di costruire spazi di socialità, luoghi di aggregazione per combattere il degrado e la marginalità sociale – terreni in cui le mafie e la criminalità prosperano – attraverso la costruzione di relazioni tra le persone e di reti comunitarie. Se il viaggio della Carovana, dal 1994 ad oggi, non si è mai fermato, anzi, si è arricchito di nuove relazioni, persone e organizzazioni disponibili a condividere il percorso è perché continua ad essere percepito come prezioso strumento per comunicare e costruire il cambiamento sociale. L’iniziativa ha il sostegno di Cgil, Cisl e Uil. Per informazioni e per seguire tutto il viaggio della Carovana: www.europeancaravanforlegality.euI carovanieri, a bordo di due bus, allestiranno dei gazebo e cureranno la distribuzione di materiale informativo delle organizzazioni che promuovono l’iniziativa. Alle 10.30 gli studenti si trasferiranno al Cinema Adriano di Sala Consilina dove sarà proiettato un documentario sull’esperienza dei campi di lavoro sui beni confiscati alle mafie, al termine gli animatori/carovanieri si confronteranno in un dibattito con gli stessi studenti.
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