Don Andrea, grazie

Sono stato partigiano con mio fratello. Poi sono diventato partigiano di Gesù. “Partigiano” vuol dire scegliere da che parte stare. E Gesù sta dalla parte degli ultimi, mai del potere“. Si è spento a 84 anni nella sua casa di San Benedetto Don Andrea Gallo, “il prete da marciapiede”, come amava definirsi. Don Andrea Gallo era nato a Genova l’8 luglio del 1928. Furono i Salesiani di don Bosco, i preti che stavano coi ragazzi, ad accendere la sua vocazione precoce. Con le gerarchie ecclesiastiche i rapporti non furono mai facili. Tanti gli incarichi di frontiera – riformatorio, carcere – tanti gli stop e i trasferimenti forzati. Tra i suoi primi avversari Giuseppe Siri, storico cardinale di Genova. Nel 1970, quando davanti agli altari di molte chiese italiane il cristianesimo sposava pericolosamente i fermenti dell’estrema sinistra, fu “licenziato” dalla parrocchia del Carmine a Genova, perché alla Curia non piacque affatto il suo paragone tra i danni della droga e quelli determinati da disuguaglianze e guerre. Da quel momento don Gallo resta un prete senza parrocchia, ma con tanti fedeli. Pochi anni dopo, dall’incontro con don Federico Rebora, nasce la Comunità di San Benedetto al Porto, che accoglie tossicodipendenti, alcolisti, malati psichici… La bella trattoria della comunità, “A lanterna”, di fronte al mare, è sempre stata aperta a tutti. Ciao partigiano degli ultimi.

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